DEUTSCHER JAGDTERRIER
Cane da caccia universale
Lo Jagdterrier e’ un cane da caccia molto intelligente, adatto per chi caccia in montagna, nei boschi o in pianura, specializzato nel lavoro in tana, su volpe e tasso, e sopra terra, alla lepre, al cinghiale ed a ogni altro tipo di ungulato.
Grande attitudine al recupero degli animali feriti grazie al suo eccellente naso, alla sua sagacità, alla sua velocità ed al metodo di lavoro accoppiato ad un insuperabile coraggio. Passione per l’acqua e per il riporto, lo rendono adatto al lavoro in acqua e nei fitti canneti.
Cane polivalente in grado di compiere ogni lavoro.
E’ un cane per cacciatori che sanno quello che vogliono … può donare al suo conduttore attimi di grande soddisfazione, con le sue molteplici capacità venatorie.
Lo Jagdterrier di oggi e’ intelligente, resistente, ostinato, instancabile, docile, calmo, di carattere equilibrato, dotato di grande coraggio non paragonabile ad altri suoi simili.
I nostri allevatori conoscono benissimo queste sue qualità e sono convinti che sarà l’ausiliario ideale per la caccia del futuro
STORIA
Di tanto in tanto, girando per l’Italia si sente dire da qualche cacciatore che la razza Deutscher Jagdterrier deriva da linee di “Dobermann” piccoli. Assolutamente sbagliato!
Di sangue “Dobermann” non c’è traccia, invece sono state utilizzate, per creare questo straordinario ed eccezionale cane da caccia, esclusivamente razze Terrier.
Origine della razza
É impossibile stabilire con precisione le origini delle razze terrier. Tracce si trovano già in documenti dei greci, che descrivevano di tribù britanniche che si servivano di piccoli cani, che usando il loro naso, seguivano le pasture della selvaggina, e la scovavano.
Sulla “Cynographia Britannica” si trova una prima completa descrizione del terrier:
Spesso è un accattabrighe bellicoso, burbero e facilmente irascibile, di grande intelligenza, sempre allerta e pronto all’azione. Se anche non possiede l’imparagonabile ostinazione del Bulldog, i suoi attacchi gli esegue con grande velocità, abilità ed intelligenza. Non conta quello che subisce in questi attacchi, ma quello che provoca al suo nemico. Con le sue azioni protegge sé stesso, ed il suo morso può causare la morte del suo avversario.
Si getta nelle tane, stana la volpe dalla sua buca o la fa in pezzi nella sua stessa fortezza. Costringe il pericoloso e testardo tasso alla luce, e come è grande il suo coraggio tale è anche la sua intelligenza. Cani ispidi e coraggiosi, che né da morsi, frustate o altro si spaventano.
È in grado di correre con la muta foxhound, o cacciare col beagle o cercare per il greyhound le pasture o vincere assieme allo spaniel. Di gatto selvatico, faina, donnola o ratto è lo spietato nemico. Scaccia lontre dalle scogliere dei fiumi e non si ritira da una lotta nell’acqua.
I colori gli descrive di solito nero con le zampe di colore rosso e marrone, mustacchio rosso e marrone e delle macchie di stesso colore sopra gli occhi ma anche rosso pallido o coperto di bianco. Si trova a pelo ruvido o a pelo liscio.
Già da questa piccola ricerca storica si vede che i genitori del foxterrier erano rosso/ marron come i nostri “Deutscher Jagdterrier” di oggi.
Gli inglesi, a quei tempi, allevavano in modo specifico ogni razza, ad esempio Pointer e Setter per la ferma, Golden Retriever per il riporto e Spaniel per frugare. Il terrier era esclusivamente allevato per il lavoro sotto terra (stanare ed eliminare nocivi).
All’inizio anche il foxterrier fu utilizzato per questo ma, ben presto purtroppo, dopo le prime mostre di bellezza cambiò l’allevamento, perse le sue capacità venatorie, l’ intelligenza e soprattutto il naso.
I primi foxterrier di linee usate a caccia arrivarono in Germania attorno al 1900 ed erano molto popolari tra i cacciatori tedeschi.
Dopo la prima guerra mondiale, cacciatori attivi si separarono dal grande Club Foxterrier, per creare un allevamento di cani da caccia. Selezionarono i soggetti con prestazioni venatorie giudicati in prove di lavoro.
Gli esperti cinofili R.Fries, W. Zangenberg e C.E. Grünewald decisero di creare un cane da caccia di colore nero-rosso per il lavoro sotto terra.
Per caso il direttore dello Zoo Dott.Heck/Hagenbeck regalò a Zangenberg 4 Terrier di colore nero rosso, che derivavano da un allevamento di Foxterrier puro sangue.
Da questi 4 cani “Werwolf”, “Rauhgraf”, “Morla” e “Nigra” nasce la razza “Deutscher Jagdterrier”.
In questo periodo il dott. Herbert Lackner si affidò ad un gruppo di cinofili ed insieme, con abili scelte di accoppiamento con dei tipici “Old English Terrier”, una femmina di nome “Forma Baltia” a pelo ruvido e con delle linee di sangue Welsh Terrier, due maschi di nome “Färber vom Schützenrain” e “Helfer Baltia” dopo anni di intensivi sforzi riuscivano a stabilizzare l’aspetto della razza.
I tre cani capostipiti “Forma” “Färber” e “Helfer” di colore rosso e nero hanno dato l’aspetto che oggi conosciamo alla razza Deutscher Jagdterrier.
All’ inizio i creatori della razza erano di opinione diversa, mentre Lackner e Grünewald volevano creare un cane multifunzionale per il lavoro sotto e sopra terra, Frieß, voleva creare un cane solo per il lavoro sotto terra e per la caccia al cinghiale.
Meno male, che il dott. Lackner fù in grado di imporre le sue idee e donarci cosi, questo cane polifunzionale.
Ci teneva molto a creare un cane con delle capacità varie, dotato di un super istinto e grandi attitudini per la caccia, rude, facile da addestrare, con voce su traccia calda e passione per l’acqua.
Nel 1926 fu fondato il Club Deutscher Jagdterrier e. V., ed è questo il momento della nascita di una delle razze più recenti di cani da caccia, il “Deutscher Jagdterrier”.
Comunque è un cane per conduttori/cacciatori, e se deriva da linee di allevamento selezionate con un adeguato addestramento, dona al suo padrone attimi di grande soddisfazione convincendo, di volta in volta sempre di più con le sue molteplici capacità venatorie.
Lo Jagdterrier di oggi, e intelligente, duro e insistente, docile e calmo, non paragonabile coi suoi simili, proprio per le peculiari qualità.